BIRDIE
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Bello spettacolo! Argomento interessante, in alcuni passaggi un po’ lento e ripetitivo in altri molto affascinante.
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Un messaggio fondamentale davvero ben esposto. L'idea di lavorare sull'immagine fotografica è efficace e potente. Supera tutto il resto ed è più interessante il lavoro sulla voce (che ci accompagna nella riflessione su quella stessa foto), di tutte le carrellate di ripresa diretta. Non servono effetti speciali: fa gia paura la verità. Inquieta. Ci si sente piccoli e sbagliati. Fermi e in torto. Merita per questo lo spettacolo. Per sentirsi schiacciare in un momento collettivo, condiviso, e non da soli davanti al telegiornale (o peggio con gli occhi incollati alla propria bacheca Facebook). Ci si sente schiacciati tutti insieme, in sala, in teatro, come per pagare una colpa. Perche si, ci stiamo macchiando di una colpa. Schiacciati tutti insieme da quella barriera insanguinata (e da tante altre) che si staglia sul verde di un campo da golf.
Sinossi
Due miraggi. Da una parte guerre, carestie, deforestazione, inquinamento, sfruttamento del lavoro, instabilità politica, condizioni sanitarie deplorevoli, persecuzioni, deportazioni, fame...
Dall’altra, supermercati ben riforniti, strade sicure, lavoro retribuito, sistema sanitario efficiente, rispetto dei diritti umani, energie rinnovabili, raccolta differenziata, ricchezza, mobilità sociale...
Al centro, stormi di uccelli. Migliaia di uccelli migratori intenti a disegnare in cielo forme inedite. Un movimento incessante. Uccelli… e, poi ancora, più lontano, pianeti, galassie, sangue, cellule, armi, elettroni, ideologia, paura, spreco, speranza. Vita. Il cosmo non sta mai fermo. La stabilità è una chimera. Solo il movimento esiste davvero.
Se, dunque, è impossibile fermare un elettrone, come si può immaginare di costruire muri per fermare gli stormi di uccelli?
Birdie è uno spettacolo multimediale, con video realizzati dal vivo, oggetti, una rivisitazione di Gli Uccelli di Hitchcock, modellini, duemila animali in miniatura, guerre, contrabbandieri, una migrazione di massa e tre performer impegnati a manipolare questo mondo confuso e disordinato ricorrendo a umorismo, spirito critico e impegno per l’umanità.
di Agrupación Señor Serrano
regia Agrupación Señor Serrano
ideazione Àlex Serrano, Pau Palacios e Ferran Dordal
performance Ferran Dordal, Vicenç Viaplana e David Muñiz
voce Simone Milsdochter
project manager Barbara Bloin
light design e programmazione video Alberto Barberá
colonna sonora Roger Costa Vendrell
creazioni video Vicenç Viaplana
modellini Saray Ledesma e Nuria Manzano
costumi Nuria Manzano
assistente di produzione Marta Baran
consulente scientifico Irene Lapuente / La Mandarina de Newton
consulente progettuale Víctor Molina
consulente legale Cristina Soler
management Art Republic
distribuzione in Italia Ilaria Mancia
presentato in collaborazione con Piemonte dal Vivo
Gallery
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
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