Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Davvero un bel lavoro: siamo in grado di parlare di una tragedia di questo tipo? come va affrontata la morte se qualcuno la sceglie? piangendo? sorridendo? c'è coraggio o viltà n quel gesto? Come si fa a raccontare la crisi? Come si fa a far immaginare il rumore delle saracinesche che si abbassano? E -soprattutto- si può dire NO?
Tanti spunti in questo spettacolo che fa riflettere. Molto molto bello.
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Ieri sera, alle Fonderie Limone, come spettatrice ho assistito a quest'opera. Sono partita carica di aspettative e con la curiosità con cui mi veste il teatro ogni volta e fino al 20' minuto ho aspettato la svolta, che non è giunta. Col beneficio del dubbio che "non fosse serata", la rappresentazione è stata come camminare in acqua con le pietre in tasca. Il testo è molto bello, alcuni attori del cast sono davvero apprezzabili, altri sembravano un po' amatoriali. Ciò ha reso il tutto frenato: i momenti di riflessione non hanno mantenuto i giusti tempi (per il pubblico), i momenti sarcastici, dolci o profondamente amari a livello di tematiche trattate sono risultati insipidi. Bello il testo, molto attuale, bello il modo di realizzarlo, ma a livello vocale ho assistito a ciò che il mio insegnante definisce "il compitino", ossia, un buon esercizio di dizione e memoria. Chi fa da se fa per tre recita un motto, ma a teatro, ciò non funziona..
Sinossi
Quattro pensionate greche si tolgono la vita con barbiturici e vodka. "Abbiamo capito che siamo di peso - spiegano in un biglietto - Risparmierete sulle nostre quattro pensioni e vivrete meglio." Da un romanzo del greco Petros Markaris nascono questo testo e questo spettacolo di Deflorian e Tagliarini che rivendica la dignità della vita nell'era della crisi economica. È Premio Ubu 2014.
Punto di partenza e sfondo del lavoro è un'immagine forte, tratta dalle pagine iniziali del romanzo L'esattore dello scrittore greco Petros Markaris, scritto nel 2011.
Siamo nel pieno della crisi economica greca quando vengono trovate le salme di quattro donne, pensionate, che si sono tolte volontariamente la vita. «Abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società - spiegano in un biglietto - Quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete meglio». Come hanno ordito queste quattro donne anziane questo singolare complotto contro la loro società in crisi?
La scena raccontata da Markaris ci ha anche fatto riflettere sul suicidio non come gesto esistenziale ma come atto politico estremo. Esistono suicidi altruistici?
Non un racconto, né un resoconto, ma un percorso dentro e fuori queste quattro figure di cui non si sa nulla se non la tragica fine. Un percorso fatto di domande e questioni che sono le loro, ma sono soprattutto le nostre. Usiamo lo spazio di libertà della scena per scatenare la nostra collera, sanare l'eccesso di positività che ci circonda, i comportamenti rigidamente politically correct, la commozione facile, il sorriso stereotipato delle relazioni sociali, le ricette per vivere con serenità le ingiustizie che ci toccano.
Deflorian/Tagliarini
di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
regia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
ispirato a un'immagine del romanzo di Petros Markaris "L'esattore"
un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
con Daria Deflorian, Monica Piseddu, Antonio Tagliarini e Valentino Villa
collaborazione al progetto Monica Piseddu e Valentino Villa
luci di Gianni Staropoli
consulenza per le scene Marina Haas
organizzazione Anna Pozzali
comunicazione PAV
promozione e distribuzione internazionale Francesca Corona
una produzione A.D.
coproduzione Teatro di Roma, Romaeuropa Festival, 369 gradi
in collaborazione con Festival Castel dei Mondi
residenze artistiche Centrale Fies, Olinda, Angelo Mai Altrove Occupato, Percorsi Rialto, Romaeuropa, Teatro Furio Camillo, Carrozzerie n.o.t
un ringraziamento ad Attilio Scarpellini e a Francesco La Mantia, Francesca Cuttica, Valerio Sirna, Ilaria Carlucci, Alessandra Ventrella
Gallery
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
Scheda tecnica non disponibile.
Seguici su