HOMOLOGIA
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Un gioco d'ombra vivido, in cui il tempo e la solitudine scorrono lenti, inesorabili. Un tentativo poetico, non sempre azzeccato, ma assolutamente suggestivo. Bellissime le immagini.
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La vecchiaia porta con se il percorso della vita. Ottima interpretazione.
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Forse la solitudine si combatte con la fantasia. Succede così in questa opera suggestiva, raffinata, coinvolgente, realizzata da una compagnia giovane e sorprendente. Un'occasione speciale di teatro di figura. da vedere!
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La solitudine ora mi è più chiara, l'ho vista, ascoltata e quasi toccata. Ora sono meno sola! Grazie
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Spettacolo molto emozionante, grande intensità. Più forte di qualsiasi parola detta e recitata. Attori bravissimi, sia in scena sia come servi di scena. Ritmo intenso. Attenzione delle spettatore sempre viva.
Pagine
Sinossi
Un eterno silenzio scandito dall’abitudine. Un anziano, solo, in un perenne dormiveglia che lo fa procedere per inerzia in un congegno meccanico che sembra non potersi arrestare. L’uomo si trascina nei corridoi della sua casa vuota per ritornare sempre sulla stessa poltrona. Gli unici contatti con il mondo esterno sono le parole della televisione e gli inserti dei giornali. Oggi però non è un giorno come tutti gli altri ma l’uomo non se ne ricorda nemmeno. Un’altra immagine di se stesso sembra prendere vita e risvegliare questo corpo intorpidito. Homologia è una visione telescopica che procede dall’uomo in direzione dell’uomo tentandone una radiografia dettagliata. Una grande illusione. Una festa impossibile e centinaia di tentativi falliti.
Con Rocco Manfredi e Riccardo Reina
Regia Alessandra Ventrella
Ideazione luci Emiliano Curà
Suono Dario Andreoli
Residenze artistiche UOT-Teatro alla Corte, Teatro delle Briciole
Segnalazione speciale Premio Scenario 2015
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
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