Biokhraphia
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Sinossi
Creata con Rabih Mroué, la straordinaria performance di Lina Majdalanie (nuovo nome d'arte di Lina Saneh) pone la questione decisiva nel mondo arabo, e non solo, della libertà individuale. Specialmente delle donne. Il titolo è un gioco di parole dato che "khraphia" significa delirio, ma pure escrementi.
Il titolo dello spettacolo è un gioco di parole, che unisce il concetto di biografia con quello di "khraphia", che in arabo significa letteralmente "delirio" ma anche "senilità, "escremento". Si tratta di un monologo sottoforma di intervista, in cui Lina interpreta sia l'intervistatore sia l'intervistato, una discussione a doppio senso ricca di osservazioni pungenti e radicali sul turbamento dell'artista, sul suo rapporto con i mezzi espressivi, sul teatro, sulla sessualità e la censura, sulla vita individuale e politica nella società libanese contemporanea.
"Il prefisso bio significa vita; e la vita è il contrario della morte...
Ma le persone sono come addormentate; si svegliano solo quando arriva il momento della loro morte"
/Lina Majdalanie
Il lavoro ha ottenuto nel 2002 il Jürgen Bansemer & Ute Nyssen Dramatiker Preis.
di Rabih Mroué e Lina Majdalanie
regia Rabih Mroué e Lina Majdalanie
con Lina Majdalanie
scenografia Ali Cherri
produzione Ashkal Alwan, Théâtre Vidy Lausanne
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