Boucherie Intime
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Molto bello, tocca con apparente leggerezza un tema molto serio senza mai perdere quel tocco di poesia e d'ironia. Bravi!
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L'amore e l'alienazione sono i protagonisti di questo spettacolo molto coinvolgente. La storia apre una critica sottile ai ritmi e agli orrori della nostra società, ai quali non è sempre possibile sfuggire. Bravo Clement!
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Oltre ai contenuti affrontati con estrema sensibilità e delicatezza, interessante la scelta stilistica, che coniuga recitazione classica, mimo, teatro degli oggetti. Il risultato: una parabola al contempo naif e disperata. Scenografia e musiche estremamente suggestive. Consigliato!
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Spettacolo avvincente, strutturato in modo semplice e estremamente efficace. Trovate sceniche interessanti.
Una storia d'amore che emerge timida e delicata sullo sfondo cupo (e attualissimo) di una vita lavorativa alienante e senza speranze.
Assolutamente consigliato!
Sinossi
Martin, disoccupato cronico, viene assunto a tempo pieno in un macello. Una volta superato
il disgusto, la fatica del lavoro, l’alienazione della catena di montaggio e l’onnipresenza
della morte, grazie ad un sottile meccanismo di difesa comincia ad umanizzare i pezzi di
carne che lo circondano creando un mondo immaginario nel quale sentirsi a casa.
Margot, narratrice e personaggio, è il tramite che permette al pubblico di entrare in
questo universo cruento attraverso uno sguardo sensibile e umano.
Autore: Clément Montagnier e Isabella Locurcio
Regia: Isabella Locurcio
Interpreti: Clément Montagnier e Isabella Locurcio
Luci: Marie Carrignon
Musiche: Nicola Dinelli
Costumi: Isabella Locurcio
Assistente alla regia: Laurane Pardoen
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Scheda tecnica
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