Danlenuàr
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Visto al Torino Fringe Festival 2016, e da allora mi è rimasto nel cuore. Giacomo Guarneri è molto bravo e con la sua storia ha saputo farmi ridere e commuovermi nello stesso tempo. Assolutamente consigliato!
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Rebecca
7 maggio 2016
Guardando questo straordinario monologo viene da ridere di gusto e da piangere, in un continuo alternarsi di emozioni che ti tiene con lo sguardo incollato sull’attore, il quale, col corpo, con la voce, con le azioni, è completamente al servizio del personaggio che ha creato, un personaggio sfaccettato e reale, che comunica direttamente col pubblico e lo porta a seguire e condividere il suo pensiero, i suoi ricordi, le sue emozioni. Mentre lui racconta le immagini di stagliano nitide, prima davanti ai suoi occhi, poi nella mente di ogni spettatore. Testo molto efficace, interpretato meravigliosamente da un attore potentissimo.
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Luigi
7 maggio 2016
Uno spettacolo assolutamente da non perdere al Torino Fringe Festival. Testo bellissimo, commovente, comico e delicato, recitato da un attore eccellente che ti tiene inchiodato alla sedia per un’ora. Zero scenografie, zero musiche: solo pura bravura!
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Sara
8 maggio 2016
Non ci sono scenografie, la struttura drammaturgica è classica, ma la maestria di questo attore non ha bisogno di orpelli. Basta la sua fisicità, la sua voce e siamo già lì, con lui, dentro il buio, migliaia di metri sotto terra. Andate a vederlo!
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Riccardo
10 maggio 2016
Consigliatissimo, una fantastica performance che ti tiene incollato alla sedia. La storia viene vissuta parola per parola e lo spettatore è catapultato in essa insieme ai personaggi. Mi è sembrato quasi che davanti a me non ci fosse un attore ma il personaggio stesso. Anche la location (Spazio Ferramenta) ha contribuito alla magia.
Sinossi
Marcinelle 1956. Una voce nel buio Una storia d’amore sullo sfondo di una tragedia.
Agosto 1956: a 1035 metri sotto terra, in fondo alla miniera incendiata di Bois du Cazier, Antonio rivolge un ultimo pensiero a Genoveffa, sposata sette anni prima. Il loro matrimonio e stato un lungo scambio epistolare, che Antonio rievoca.
C’e la paura e il desiderio del viaggio, la solitudine e il fascino di ogni partenza… ≪Guarneri è capace di farci sorridere pur nella consapevolezza della tragedia che incombe≫.
(Premio E. M. Salerno)
di /Giacomo Guarneri
con / Giacomo Guarneri
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