ALFREDINO
Luogo
Periodo
Ingresso
Informazioni
BIGLIETTERIA CENTRALE E PUNTO INFORMAZIONI
presso UNIONE CULTURALE / Via Cesare Battisti,4
ORARI D APERTURA / dall'11 al 21 maggio dalle ore 13,00 alle 19,00
Chiuso la domenica.
Prenotazioni: 388.3425483 / 3669354219 /biglietteria@tofringe.it
É possibile prenotare i biglietti dal 29 marzo al 10 maggio via mail, dall'11 al 21 maggio via mail e telefonicamente, ritirando i biglietti presso la biglietteria centrale o direttamente nelle biglietterie degli spazi che ospitano il Festival.
Dal 29 marzo è possibile acquistare i biglietti direttamente sul nostro sito www.tofringe.it, tramite il sito http://www.vivaticket.it/ita/tour/torino-fringe-festival-2017/1879 e nei punti vendita VIVATICKET della città di Torino.
In tutti i Circoli Arci che accolgono gli spettacoli, durante i giorni del Festival negli orari di spettacolo non sarà richiesta la tessera ARCI.
Biglietti e Carnet:
Intero € 10
Ridotto € 8 ( over 65, Piemonte Card, Abbonati GTT e Formula, Tessera musei, partecipanti al progetto "Indovina chi viene a cena?"
Bambini € 5 ( fino a 10 anni)
Carnet Onesto € 35,00 ( 5 biglietti)
Carnet 30 e Lode € 30,00 ( 5 biglietti per studenti fino a 26 anni)
Contatti
Sinossi
La storia del piccolo Alfredo Rampi, precipitato nel pozzo di Vermicino. Una storia che ha sconvolto il paese nel 1981, raccontata attraverso una girandola di personaggi, passando attraverso Pertini, le BR, Mazinga, giornalisti, speleologi, vigili del fuoco, e tanti altre voci di un’Italia che non c’è più.
Vai alla scheda dello spettacoloDate e orari
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Un attore straordinario in scena. Una regia accurata che permette anche dei cambi di linguaggio. Una storia che non sarebbe dovuta accadere, ma che viene raccontata in maniera delicata e senza speculazioni. Grazie!
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Spettacolo davvero ben costruito e recitato. Non trascura nulla e rinnova la memoria collettiva e i sentimenti di un evento che sconvolse le aspettative degli italiani. Da vedere
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Spettacolo bellissimo, asciutto e toccante, poetico e intenso. Un'ora emozionante. Saggio di bravura per il protagonista, ottima la regia che con pochi segni coglie nel segno...
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Bene. Credevo che questo spettacolo avrebbe rivangato dolori, partecipazione e tutta una serie di emozioni e delusioni che avevo provato a suo tempo, in un momento in cui anche io ero madre di una bimba di 6 anni... Mi chiedevo "Ma perchè..." E invece sono stata molto contenta. L'esperienza è stata "catartica". Il sobrio recitare del bravissimo attore, la sua delicatezza nel trattare l'argomento, l'assenza del dolore e la sua traslazione su milioni di dolori quotidiani, la contestualizzazione in un epoca storica ben delineata con pochi tratti e poche parole, la focalizzazione sul nascere di una epoca di informazione multimediale di cui oggi non siamo granché felici... Spettacolo molto intelligente, sobrio, scorrevole. Vorrei averlo visto prima per cercare di consigliarlo il più possibile. Lo faccio adesso. Andate a vederlo, vi darà da pensare senza contorcimenti intimistici o elucubrazioni mentali e paradossalmente potreste uscirne Alleggeriti. Molto bello, grazie..Carmen
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Avevo quattro anni ai tempi di Alfredino. Pochi per ricordare i dettagli della diretta. Abbastanza però per custodire una sensazione, che questo spettacolo intenso ha riattivato. Per sentire le gambe tremare, per ritrovarmi insieme a lui in fondo a quel pozzo. Vicenda toccante, rappresentata magnificamente, per ricordare un pezzo della storia di questa Italia che è casa, nonostante i suoi limiti. E per celebrare la vita.
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Bellissimo spettacolo in cui un solo attore presta corpo e voce all'intera società che assistette alla tragedia in diretta. Colpisce la semplicità del racconto, che tocca l'animo nel profondo. ASSOLUTAMENTE DA VEDERE!!
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Uno spettacolo in cui l'attore è a servizio della storia! Asciutto, senza sbrodolature, i fatti parlano da sé. Ma le immagini e alcuni personaggi ti inchiodano: l'uomo è così: dagli un fatto di cronaca e si incollerà alla tv! Ma qui sta la grande forza dello spettacolo dal vivo! Dopo aver dato un quadro della situazione storica, politica, mediatica, l'attore si mette a servizio di Alfredino, si ricorda di lui! Non come del bambino caduto nel pozzo, ma parla di un bambino, suo coetaneo, con il quale probabilmente avrebbe potuto giocare a battaglia navale! Semplice ma di cuore. Consigliatissimo ai nati dopo l'anno 80. Per conoscere un pezzo di storia dell'Italia e per ricordarsi l'importanza di ricordare, senza che sia facebook a farlo per noi.
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