Il cielo non è un fondale
Luogo
Periodo
Festival
Ingresso
Informazioni
interi € 16.00 / ridotti € 11.00
riduzioni: under 18, over 65, universitari, abbonati Teatro Stabile Torino, Carta Stabile, abbonati TPE, abbonati LETSDANCE, tessera Torino Musei, Torino+Piemonte card, soci Touring Club, tessera AIACE, tessera AGIS, tessera TOSCA, tessera ARCIGAY, Circolo Maurice, Holden Pass, residenti Moncalieri e Collegno, possessori biglietti Lovers FF
ONLINE dal 17 maggio € 11.00* -
3 ingressi € 27.00*
5 ingressi € 45.00*
per uno o più spettacoli a scelta
FEDELTÀ
10 spettacoli € 80.00*
non è possibile inserire due volte lo stesso spettacolo
UNIVERSITARI
3 spettacoli € 18.00
in vendita solo alle casse su presentazione di tessera universitaria
SCENE D’EUROPA
4 spettacoli internazionali € 32.00*
(50 Grades of Shame e Titans di Festival Colline Torinesi, Scène mère (titre provisoire) e Una giornata teatrale al Castello di Agliè di Teatro a Corte)
Lo spettacolo Raffiche, a capienza limitata, è fuori abbonamento. Posto unico € 16,00*
Teatro Astra
via Rosolino Pilo 6, Torino
mart/sab 16.00/19.00
tel. 011 5634352
Infopiemonte – Torinocultura
via Garibaldi 2, Torino
tutti i giorni 9.00/17.30
Rivendite Vivaticket in tutta Italia
secondo loro modalità
*online e nelle rivendite vivaticket è applicato un diritto di prevendita
Contatti
+39 011 19740291 / +39 346 2195112
Sinossi
I sogni, dice il filosofo George Didi-Huberman, ci lasciano soli. Nella solitudine dei nostri sogni gli altri, come attori su un palcoscenico, sono e non sono se stessi. Il cielo non è un fondale parte da un sogno che è a sua volta generato da una canzone. È lì, tra il buio e il corpo della musica che inizia il vero, paradossale lavoro del teatro: sognare gli altri assieme a loro, in uno spazio scenico vuoto che si ingrandisce e si restringe, come l'architettura, a un tempo contratta e smisurata, della nostra mente. In questo luogo sospeso, Antonio racconta di aver sognato Daria nei panni di una barbona e, pur avendola riconosciuta, di essere passato oltre; quel gesto innesca una ritmica di incontri e di misconoscimenti, di cadute e di incidenti, di parole e di canzoni, scandita da due sentimenti contraddittori: la paura di essere noi stessi l'altro, l'escluso, "l'uomo che mentre tutti sono al riparo resta da solo sotto la pioggia" e il desiderio di metterci, per una volta, al suo posto. Ma come conciliare la compassione e un'obesità dell'io che non resiste alla tentazione di sostituire a ogni storia la propria? In scena quattro persone slittano continuamente fi...
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Strepitoso! Uno spettacolo che va visto. Surreale e allo stesso tempo realistico. Loro quattro in scena con il loro ritmo incalzante non danno tregua allo spettatore che non può fare altro che godersi uno spettacolo con la S maiuscola
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