LA FISARMONICA VERDE
Luogo
Periodo
Ingresso
Informazioni
Ridotto € 11 (over 65, abbonati stagione 2017/2018, associazioni e CRAL convenzionati)
Ridotto giovani € 8 (dai 12 ai 25 anni)
Ridotto ragazzi € 7 (fino ai 12 anni)
PREVENDITA BIGLIETTI
I biglietti per i singoli spettacoli possono essere acquistati negli orari di biglietteria a partire da lunedì 25 settembre, in qualsiasi momento della stagione.
ACQUISTO ON LINE
Sul sito casateatroragazzi.it a partire da lunedì 25 settembre
PRENOTAZIONI TELEFONICHE
Dal lunedì della settimana di spettacolo negli orari di biglietteria. Tel. 011.19740280
La prenotazione telefonica è valida fino a 15 minuti prima dell’orario di inizio: dopo tale termine, i biglietti saranno posti in vendita ad altri spettatori.
ABBONAMENTI
In vendita a partire da venerdì 15 settembre
Aggiungendo solamente 1€ al prezzo dell’abbonamento aiuterai la Fondazione Paideia Onlus, cha dal 1993 offre sostegno a famiglie e bambini in difficoltà – fondazionepaideia.it
L’abbonamento è personale e non cedibile. All’atto dell’acquisto lo spettatore sceglie e prenota i posti a sedere per tutti gli spettacoli previsti dall’abbonamento.
In caso di mancato utilizzo o smarrimento i biglietti non sono rimborsabili e non sono trasferibili ad altra data.
A partire dal 15 settembre, gli abbonati avranno la possibilità di acquistare in prelazione i singoli biglietti per tutti gli spettacoli in abbonamento, nonché il carnet libero Regala un’emozione.
ABBONAMENTO CLASSIC
a 6 SPETTACOLI
Intero € 54 – Ridotto € 36 (fino a 12 anni)
ABBONAMENTO SMART
a 4 SPETTACOLI
Intero € 40 – Ridotto € 26 (fino a 12 anni)
INVITO A TEATRO
Carnet di 6 ingressi € 48
Carnet di ingressi pre-pagati che può essere costruito su misura per le esigenze di spettatori singoli o in gruppo. Può essere utilizzato per assistere a tutti gli spettacoli in abbonamento scegliendo di prenotare in qualsiasi momento, per qualsiasi data e per qualsiasi numero di spettatori, compatibilmente con la disponibilità dei posti a sedere e fino a esaurimento degli ingressi acquistati. Può essere costruito su misura per le esigenze degli spettatori singoli o in gruppo.Gli ingressi non utilizzati non sono rimborsabili.
REGALA UN’EMOZIONE
Carnet libero
In vendita a partire da lunedì 25 settembre
Ottimo come idea regalo.
All’acquisto si sceglie il numero e la tipologia dei biglietti. I titoli degli spettacoli li sceglieranno i tuoi amici!
Attenzione: il tagliando regalo non garantisce la disponibilità dei posti per una determinata rappresentazione: si consiglia pertanto di prenotare i posti a sedere contattando al più presto la biglietteria.
Contatti
BIGLIETTERIA CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI
tel. +39 011 19740280
biglietteria@casateatroragazzi.it
Sinossi
Lo spettacolo racconta la Seconda Guerra Mondiale attraverso il recupero del rapporto tra un padre, Gavino, internato in un campo di concentramento in Germania, e il figlio Andrea, che dopo la sua morte cerca di ricostruire i momenti salienti della sua vita in base agli oggetti che il padre ha lasciato. Tra gli oggetti, anche un documento firmato da Gavino e da altri soldati, internati nel campo di concentramento di Lengenfeld per motivi politici. È la denuncia della strage commessa da Joseph Hartmann quando il 14 aprile 1945 fece chiudere in una baracca di legno un centinaio di internati politici, per dargli fuoco. Alcuni prigionieri provarono a scappare e vennero raggiunti dai colpi di pistola sparati dallo stesso Hartmann, altri riuscirono a fuggire ma una quarantina di loro morì tra le fiamme. Quel documento spinge Andrea a cercare di sapere di più del padre. Decide allora di andare a visitare i luoghi di origine di Gavino: la Sardegna. Nella vecchia casa di famiglia recupera una fisarmonica, dei dischi di musica italiana degli anni ’40 e un cappottone militare. I ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari. In questo viaggio verso il p...
Vai alla scheda dello spettacoloDate e orari
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Spettacolo dove il NON dimenticare rimarrà nella MEMORIA, dove una verde fisarmonica intreccerà la vita di un Padre e un figlio, portandoti a vivere storie da non dimenticare. Personalmente facevo fatica a seguire la storia, perché ero davanti in un punto scomodo e gli spostamenti di luogo e di tempo dello spettacolo non mi aiutavano a seguire.
Non è andata benissimo, ma si vede un grande lavoro.
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Una storia commuovente e ricca d'emozione.
Dove si racconta una storia vera e che sicuramente merita di esser raccontata per onorare tutte le persone che hanno vissuto quei giorni terribili! La narrazione e la profondità di un tema simile, sfortunatamente, non è stato accompagnato nel giusto modo e per tal motivo non sono riuscita a seguire esattamente ogni passaggio poiché ci sono stati tantissimi salti temporali, spaziali e la densità del racconto non è stata d'aiuto. Nonostante ciò ho apprezzato la recitazione dei tre attori (a volte forse un po' rigida) che hanno scandito bene il ritmo incalzante della storia con rumori e musica. Per concludere, avrei molto apprezzato dei momenti di pausa per poter rielaborare ogni singolo passaggio e sicuramente un supporto visivo sarebbe stato d'aiuto in alcuni momenti.
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Un progetto che sembra pensato per la scrittura e l'uscita di un libro, più che per uno spettacolo teatrale. La storia vera di un padre e di un figlio in cui il figlio, davvero in scena, s'interroga sul perchè della difficile comunicazione con il genitore. Sul palco ci sono i traumi del passato, le lacerazioni dell'individuo (che nel tempo mutano e diventano storie), racconti della stufa e momenti inenarrabili vissuti con vergogna e troppo dolore. Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sarebbero tutti: non manca l'ottima musica, le belle illustrazioni a fare da fondale e una storia importante che -come già detto- ha un valore alto e potente.
Sembra mancare, però, fluidità da parte degli attori in scena; c'è imbarazzo, qualche vuoto di memoria, lo spettatore spesso si trova spaesato, disorientato, escluso in certi passaggi. L'interazione con la sala è cercata e presente all'inizio, poi viene meno e si perde. Ci si perde.
Sembra che lo spettacolo debba ancora "farsi", rodare, esistere in altre date, per consolidarsi ulteriormente e raggiungere qualche punto fermo in più.
Ho sentito l'esigenza di andare oltre la storia vera, lacerante, straziante (che diventa fondamentale testimonianza e condivisione di memoria) per arrivare a uno spettacolo più chiaro nei suoi passaggi formali, tecnici, e non solo emozionali.
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Lo spettacolo racconta di un figlio che va alla scoperta della storia del padre attraverso la sua terra, la Sardegna, le sue lettere scritte durante la prigionia nel campo di concentramento e i suoi silenzi.
La storia portata in scena è confusa dovuta al fatto che ci sono dei passaggi spazio-temporale non chiari.
Questa carenza tecnica è, però, supportata dalla storia di per sé potente, bella e intima (forse un po troppo dato dal coinvolgimento personale di uno dei attori).
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