Letizia forever
Luogo
Periodo
Festival
Ingresso
Informazioni
Biglietteria presso AMANTES
Via Principe Amedeo 38/a
Aperta dal 7 al 17 maggio tutti i giorni dalle ore 14.00 alle ore 21.00.
Il 6 maggio apertura straordinaria dalle 19,00 alle 21,00.
L’ 11 maggio la biglietteria resterà chiusa.
prenotazioni: 388 3425483 / 366 9354219 - biglietteria@tofringe.it
I biglietti per gli spettacoli in scena la sera stessa possono essere acquistati presso la biglietteria entro le ore 17.00 (oppure dalle 17.30 direttamente presso il locale dello spettacolo).
Presso i locali, durante il Festival, dalle ore 17.30 si possono acquistare solo i biglietti per gli spettacoli in programma nel locale stesso.
Prezzi e abbonamenti
INTERO 8,00
BAMBINI (fino a 10 anni) 5,00
CARNET ONESTO (5 biglietti) 35,00
CARNET 30 e lode (5 biglietti per studenti fino a 26 anni) 30,00
Gli abbonamenti sono acquistabili esclusivamente in biglietteria.
In tutti i Circoli ARCI che accolgono gli spettacoli TOFRINGE, durante i giorni del Festival negli orari di spettacolo, non sarà richiesta la tessera ARCI.
Contatti
Sinossi
Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l'instabile certezza dei luoghi comuni. È una donna che racconta la propria esistenza, un'esistenza fatta di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende. Ma Letizia forever è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile.
Vai alla scheda dello spettacoloDate e orari
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Meravigliosamente intricato e originale il flusso di coscienza che sembra prendere vita dalle parole dell’interprete e dalla musica che scorre, in sottofondo, come un fiume in piena, romantico, a tratti melanconico, evocatorio di ricordi.
Palazzolo, nei panni di Letizia, narra la propria vita con l’irresistibile verve che la caratterizza, con straordinaria gestualità e presenza scenica. Il suo è un racconto confuso, come in fondo lo sono i suoi peregrinaggi emotivi, ricco di pause e ripensamenti. La storia di una vita sentimentalmente segnata, intricata e indistricabile, che alterna i momenti di gioia a quelli di angoscia e che, nell’ironia stretta del personaggio, presenta, a fine serata, l’amaro prezzo dell’amore.
Un monologo intimo, profondo, riflessivo, che fa commuovere, sorridere e pensare. Uno spettacolo unico e imperdibile che ti entra dentro, che ti smuove l’anima, forse perché di anima è costituito.
Ma, in realtà, chi è davvero Letizia? Forse Letizia è un po’ tutti noi, perché, come lei, quando ci viene chiesto di raccontare la realtà, vorremmo cambiarla con i sogni. Letizia è una domanda senza risposta. Letizia è una donna che si racconta al mondo, con travolgente personalità, non tanto per parlare di sé, ma piuttosto per riuscire a parlare CON sé. Letizia è la vita e, in fondo, come si fa a definirla? Letizia è una madre, una figlia. Letizia è “Letizia, solo Letizia. Non vi basta?”
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Una meraviglia. Bellissima idea, bravissimo l'attore nel rendere il personaggio, dai modi di dire alla gestualità. Un po' piatto verso la metà...ma a ripensarci, probabilmente questa staticità può anche essere stata voluta per arrivare alla botta data dalla fine. Lo rivedrei assolutamente!
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Palazzolo mette subito lo spettatore davanti a Letizia e dentro lo spettacolo che ancora prima del monologo è già interlocutorio, però quando arriva il testo dramma e comicità si susseguono presentando, senza sosta o tregua, il mistero di Letizia: geniale!
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Letizia Forever è una delle cose più belle che ho visto quest'anno. La musica a volte è troppo alta e copre qualche parola.
Ma nel complesso Salvatore Nocera è molto bravo in questo monologo emozionante.
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Emozione, emozione pura. Non so cosa me l’ha comunicata, specificatamente. Il contesto, l’attore, la storia. O l’identità, il “i coscio”. Le sensazioni troppo difficili da sopportare eppure così presenti, vissute ed espresse. Tutto. Questo spettacolo mi è piaciuto moltissimo. Lo rivedrei e lo consiglio vivamente. Un attore intenso, espressivo e comunicativo. Bravo. Un milione di auguri. Carmen
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Stupefacente come quest'omone barbuto possa trasformarsi con la sola forza delle parole e dei gesti in una signora della Sicilia tradizionale e trasmettere tutta questa gamma di emozioni. Spettacolo da pelle d'oca. Voto 10 e lode
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"Tranquilla, che tanto tu, nella realtà, non esisti. Nella realtà di oggi esistono solo i cretini". Letizia, come tutti i personaggi delle opere di Palazzolo, ti entra dentro, ti scuote, ti apre finestre chiuse, ti fa vomitare parole che non sapevi di "sapere", ti spinge a rompere questo silenzio, questo disagio. Perché, parafrasando sempre Rosario, "..il disagio siete voi! Ma com'è che non vi sapete?..."
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chi conosce l'opera di palazzolo sa.
sa che più grande sarà la speranza più violenta la sua uccisione.
letizia spera che più forte non si può.
con tutti i mezzi che ha, i sessi che ha, le voci, le intelligenze e le ingenuità credulone.
sta in bilico, costantemente, sta dentro e fuori, in armonica contraddizione.
personaggio teatrale riuscitissimo e implausibile.
affascina letizia, rapisce.
tenta anche di accusarci ma le vogliamo già troppo bene per prendercela sul serio.
è poetica Letizia, lirica e patetica.
e afferma un grande io: chi sono io? letizia, non v'abbasta?
ci abbasta, sì.
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incantevole. una donna delicata, sensibile, emotiva. gesti che evocano un mondo di ingenuità, che richiamano una cultura radicata e precisa, come mille parole non avrebbero mai saputo fare. un testo ricchissimo di suggestioni. una regia strepitosa. un'attore incredibile, che ti tiene con sè in ogni istante. un'interpretazione toccante, intensa, che ti porta, forse, dove lo spettacolo voleva: a dimenticare che la donna che stai guardando e sentendo ha la barba folta e un massiccio corpo mascolino. una perfetta realizzazione del paradosso finzione-realtà che il migliore teatro riesce a coniugare e armonizzare. il migliore teatro, appunto. cioè questo. Grazie, Letizia!
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Il personaggio di Letizia ti conquista subito.Entri e Letizia è già seduta che, timida nel suo barbone, si aggiusta il vestito sulle ginocchia.
Poi le canzoni del "genere amore" la portano a scavare nei ricordi e lei comincia a raccontare, raccontare...perché Letizia è piena, troppo piena, di amore.
L'attore emoziona e tiene incollati x 1 ora è mezza. Davvero bravo.
Sicuramente da vedere. Location azzeccata.
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