LO STRONZO
Sinossi
È la sera del decimo anniversario di matrimonio di Luca e Lilli. Una parola sbagliata, una reazione scomposta e lei si spaventa, si allontana, sbatte la porta e ci si chiude dietro, sembra definitivamente. A nulla servono le imprecazioni e le preghiere per farla tornare.
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interpretazione fenomenale: nervosismo, agitazione, rabbia, al servizio di un testo che non perdona.
Bellissima rappresentazione in cui l'attore con cadenza veneta (alla Paolini) rappresenta un trittico di uomo diviso tra aggressività, stereotipi sociali maschili e tradizioni familiari. Lui Bravo e convincente, peccato per il titolo che secondo me depista gli spettatori, pensando a qualcosa di più violento...COMUNQUE BRAVO!!!!!
Un'ottima prova d'attore, partire con cosi tanta energia, sin dall'inizio dello spettacolo, e mantenerla fino in fondo con credibilità, è difficile. E' strano pensare che siamo ormai abituati, e abituate, a certe frasi.. non ci stupiscono più. Ci fanno quasi sorridere (sentivo la sala ridere!). E non si capisce se abbiamo imparato a riconoscerne il pericolo o se siamo indifferenti al problema macroscopico che abbiamo davvero tutti i giorni sotto gli occhi.
Consiglierei la visione nelle scuole superiori: il linguaggio forte non deve bloccare la possibilità di portare questo spettacolo in certi circuti di teatro-ragazzi che credo debbano lasciare un messaggio forte e chiaro alle nuove generazioni facendole dibattere e ragionare dopo la visione teatrale. Va fatto anche con spettacoli che si presentano come "pugni nello stomaco"-senza retorica- come questo.
Splendido. Una storia interessante. Un sottotesto toccante. una forte denuncia sociale.
Fuoco, emozione cruda, molto da uomo. Menomale che il mondo è cambiato. Lilly
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