Il sospetto
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Intenso, drammatico e coivolgente. Complimenti in modo particolare all'attore che ha interpretato il commissario Bärlach il quale si è calato nella parte del malato autentica che nonostante la sofferenza, ben interpretata, la volontà di risolvere un caso in prima persona. Votazione al massimo per tutti
Sinossi
Un gioco sottile di intuizione, matematica e fantasia la magistrale indagine del commissario Bärlach raccontata ne “Il Sospetto”, una delle opere più celebri di Friederich Dürrenmatt pubblicata nel 1953 e messa in scena, nella scrittura drammaturgica di Michele Giaquinto, da Thealtro.
Con IL SOSPETTO, continua l’esplorazione della Compagnia delle luci e delle ombre dell’animo umano attraverso i testi letterari e teatrali e si propone una riflessione a suo modo cinica e provocatoria su uno dei grandi temi della critica storica e sociale: il demone dell’olocausto che ha segnato e segna giustamente a tutt’oggi la coscienza collettiva dell’Europa e del Mondo. Una regia fredda, asciutta e lucida, quasi “documentaristica”, quella di Michele Giaquinto, che si addentra nel rapporto livido e destabilizzante fra etica e morale individuale, cui spesso si concedono non poche digressioni ed aggiustamenti, e dovere morale collettivo, che non ammette deroghe, fallimenti e soprattutto ripensamenti, almeno fino a quando non si cammina sul crinale della propria coscienza di essere umano, creatura fallace che cerca di sopravvivere a se stessa prima di tutto.
Il commissario Hans Bärlach, ispettore della Polizia di Berna, ormai alla fine della sua carriera, ha un grave malanno e viene ricoverato in ospedale. Le previsioni sono infauste, ma il commissario si salva grazie alle cure del dottor Hungertobel.
Un giorno, sfogliando vecchie annate della rivista Life, vede una foto del 1945, che mostra un chirurgo delle SS nel campo di concentramento di Stutthof, presso Danzica, mentre opera un paziente senza anestesia.
Anche il dottor Hungertobel vede la foto e ne rimane sconvolto: Nehle, il medico ritratto nella foto, anche se il suo volto è parzialmente coperto dalla mascherina, gli ricorda qualcuno, un certo dottor Emmenberger, suo compagno di studi. Di lui si sa che andò in Germania e, negli anni della guerra, in Cile. Tornato dal Cile nel ’45, Emmenberger aprì una clinica privata sullo Zürichberg, una delle cliniche più belle di tutta la Svizzera,solo per ricchi, anzi solo per miliardari.
Il commissario fa chiedere informazioni su Nehle, che risulta morto suicida nel 1945.
Hungertobel è sollevato, la somiglianza era un abbaglio, ma il commissario Bärlach non è convinto: in lui ormai ha messo radici IL SOSPETTO.
La sua intuizione gli suggerisce un legame, un rapporto oscuro tra Nehle ed Emmenberger ed è da qui che prende avvio la sua magistrale indagine.
di Friederich Durrenmatt
scrittura drammaturgica e regia Michele Giaquinto
con Paolo Canfora, Michele Giaquinto, Massimiliano Bortolan, Sara Sottile, Massimo Chionetti, Patrizia Schneeberger
luci e audio Alessandro Lucco
produzione THEALTRO
Gallery
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
Scheda tecnica non disponibile.
Seguici su