La mosca
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Sono brave, queste due ragazze. Credibili, da far dimenticare la giovane età, se non per la vibrante energia che emanano. È già commovente il fatto che si dedichino a far vivere pagine di poesia, evocando un mondo lontanissimo fatto di pagine e inchiostro, seta color tortora, parole di un amore a volte crudele. Ma sempre letterariamente elegante.
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Il testo più bello del festival. Le attrici sono giovanissime e mostruosamente brave. Chiara Tessiore, forse anche perché scrittrice del sublime testo,da vita ad un personaggio credibilissimo nonostante la sua giovane età. Federica Ombrato è altrettanto brava. Commosso e impressionato. Uno spettacolo indimenticabile.
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Sorprendetemente le donne di Montale hanno preso vita per un'ora grazie alla bravura delle due attrici che hanno saputo trasportarmi nella drammaticità e nella passione amorosa. Il tutto
sospeso come i vestiti sul filo, anche le poesie svolazzavano uscendo da cassetti provvisori come le parole d'amore che si dicono e cadono nel vuoto. Ciò che resta saldo è la scala scesa a braccetto della donna più devota e che vedeva al di là.
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Uno spettacolo commovente e intenso. Che si vede come fosse un film, ma che coinvolge quanto la vita vera.
Meraviglioso!
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Come uscire da uno spettacolo così e non pensare?! Come non creare legami tra la loro vita e la propria???
Ancora dopo un giorno rivedo nella mia mente quelle scene, sento quelle parole, vedo quelle donne, penso alle loro vite.
Le due giovani e belle attrici riescono, in poco più di un'ora, a trattare il tema dell'amore come solo un grande poeta può fare, con una carica emotiva che non può che grattare la gola e inumidire gli occhi.
Avete ringraziato gli spettatori ma una cosa è certa: SIAMO NOI A DOVER RINGRAZIARE VOI!
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Lo Yin e lo Yang manifestati su un palco. Tanto è trattenuta, sospesa e intimamente indignata la Mosca di Chiara Tessiore, quanto energiche, scoppiettanti e furenti le muse di Federica Ombrato. Pur non conoscendo Montale e le sue opere, parliamo di un tema universale: l'amore nonostante tutto, nonostante umiliazioni e distanze. E la Mosca, in quel milione di scale percorse col marito, trova infine il senso del suo amore, nell'essere l'unica da cui il Montale è sempre tornato. Nel finale, accompagnati da quelle lacrime d'illusione affettiva, ci si commuove realmente.
Sinossi
Cosa prova la moglie di un grande poeta, leggendo le poesie dedicate, ispirate ad altre donne?
Le Muse prendono voce e raccontano il poeta che le ha raccontate. Sospesa in un limbo, in uno spazio che è insieme evocazione e soffitta, memoria e polvere, una donna aspetta. È Mosca. Colei che ha sceso milioni di scale al braccio del poeta Eugenio Montale, che ne è stata compagna e poi moglie. Mosca come Gemma Donati, la moglie di Dante, che si trova a leggere i versi per Beatrice. E le Beatrici arrivano. Si incontrano e si scontrano come fossero ricordi, evocazioni. Aneddoti buffi, affettuosi, dolorosi, amori amati in modi tanto diversi: ad ascoltarli c’è sempre la stessa donna.
Mosca non parla mai, questa la sua forza e la sua sfida.
Finalista Premio Anteprima Festival Collinarea 2013.
Di: Chiara Tessiore Di e con: Federica Ombrato e Chiara Tessiore Progetto sviluppato con l’assistenza di: Jean-paul Denizon
Gallery
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
Scheda tecnica non disponibile.
Seguici su