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Spettacolo comico ben riuscito. Si ride tutto il tempo del panico che suscita un telefono scarico, della dipendenza da Google maps, delle bufale e molto altro. L'unica paura è che uno spettacolo del genere possa invecchiare male e non essere più attuale fra qualche anno. Farà ancora ridere con l'evoluzione delle tecnologie?
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Brillante: testo e interpretazione impeccabili. Si ride delle nuove nevrosi tecnologiche, della 'sindrome di Capitan Uncino' e della nostra dipendenza patologica dagli smartphone, facile soluzione all'horror vacui esistenziale. E per un'ora il telefonino no, non lo guardiamo nemmeno.
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Monologo molto divertente. Acuto ma leggero, ho riso tutto il tempo. Attore bravissimo.
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Attore bravissimo, mimica e padronanza di scena perfette. Spettacolo brillante, divertente e attualissimo, mentre si ride di gusto si riflette su quanto siamo tutti schiavi dei cellulari oggi... in modo leggero e comico, ma suscita anche dei pensieri amari (come sul discorso della assurdità e pericolosità delle fake news, o comunemente dette "cazzate"!!). Andatelo a vedere, merita!
Pagine
Sinossi
Comunicare è diventato più semplice, più veloce, più efficace. La tecnologia ci ha cambiato la vita, in alcuni casi l’ha proprio stravolta. Cosa ha voluto in cambio per tanto benessere? Tutto. Gli studiosi della Columbus University calcolano che arriviamo a toccare il nostro smartphone 400 volte nell’arco della giornata. Si parte fin da giovanissimi, 11/12 anni, e stiamo con il cellulare in mano anche 6 ore al giorno. Numeri impressionanti. Si parla di “Sindrome di Capitan Uncino”: usare il solo pollice di una mano esclusivamente per lo smartphone come se avessimo un uncino come il famoso pirata di James Matthew Barrie.
Le nevrosi del nuovo millennio sono servite: sentire squillare il cellulare anche quando non lo fa, entrare nel panico se non si ha rete, svegliarsi la notte e controllare se sono arrivate notifiche.
Sono questi, e molti altri, gli spunti che Stefano Santomauro e Francesco Niccolini hanno sviscerato e attraversato per poterli servire in questo monologo divertentissimo e cinico allo stesso momento. Spunti di riflessione, virate improvvise, situazioni al limite del paradosso prendono lo spettatore fin dai primi minuti e non lo lasciano sino alle ultime parole.L’abilità narrativa di Santomauro è straordinaria e, grazie al suo tipico tocco surreale, riesce a far di Like uno spettacolo che non lascia indifferenti. La regia è affidata all’attrice Daniela Morozzi che chiude un team davvero notevole.
Con Stefano Santomauro
Scritto da Stefano Santomauro
In collaborazione con Francesco Niccolini
Regia Daniela Morozzi
Produzione Pilar Ternera
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
Scheda tecnica non disponibile.
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