LINGUA MADRE MAMELOSCHN
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Sinossi
Tre donne, tre generazioni: un'anziana madre, sua figlia e sua nipote. Lin, Clara e Rahel.
Una famiglia ebrea trapiantata in Germania, le cui radici affondano in un passato ormai lontano di socialismo, di guerra e di lotta politica combattuta all'ombra del Muro di Berlino. E l'ebraismo, con i suoi dogmi, è quasi un ingombro da cui tutte e tre tentano di liberarsi invano. Come dal senso di inadeguatezza dovuto a chi si sente comunque un eterno straniero, fuori posto e mai a casa. Silente e insidioso come uno spettro, il passato continua a presentare i suoi conti da pagare, a frenare le scelte di vita e i modi di agire quotidiani.
Le tre donne si confrontano, si parlano, si svelano segreti, dominate da quel non detto, o detto altrove, che segna e decide un rapporto madre-figlia. La dimensione è insieme quotidiana e virtuale, quella in cui avviene questa rappresentazione di una famiglia tutta femminile, come qualcosa che ci si porta dietro, come una tartaruga col suo carapace, che ci segue ovunque, quasi ci perseguita e da cui non si sfugge, nemmeno a migliaia di chilometri di distanza.
Un dialogo intimo e politico, una ricerca della verità, delle origini, dell'identità.
di Sasha Marianna Salzmann
regia Paola Rota
traduzione Alessandra Griffoni
con Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran
costumi Ursula Patzak
luci Camilla Piccioni
foto Claudia Pajewski
produzione Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi, PAV nell'ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe
con il supporto dei Goethe-Institut di Roma, Torino e Genova
la traduzione italiana del testo è edita da CuePress
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