Luporoom
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E' stata sicuramente una sorpresa, impossibile prepararsi...ma ne è decisamente valsa la pena! Paolo, il protagonista e unico attore, è di un'espressività superba!
Prima di tutto originale, poi divertente, ironico, amaro...da vedere sicuramente.
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avete mai vissuto una storia d'amore divertente e agghiacciante? Questo spettacolo ve la fará venire su dal cuore e dai ricordi, vi coinvolgerá, vi fará ridere, vi fará sentire buona musica.
Sedetevi in prima file per godervi le mille facce del lupo, per apprezzarne la fisicitá e per beccarvi un po' di deodorante...
Da vedere e rivedere.
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Spettacolo divertente, triste, ambivalente.
Ti lascia divertito e contemporaneamente con l'amaro in bocca.
Ti fa quasi schierare con il lupo, scisso completamente in animo dolce e tenero in un frangente, quindi aggressivo e "macho".
Ti tocca in qualche modo nel profondo e col finale ti lascia dei pensieri con cui affrontare il tragitto di casa.
In Paolo ho visto un non so che di Jim Carrey.
Da vedere!
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attore generosissimo, coraggioso nel modo di affrontare un tema cosí forte, sono uscito dallo spettacolo con una geande tristezza passatami dalla solitudine del mondo che mi è stato presentato, dal tentativo di fuggire da un destino ineluttabile che è l'essere stesso di ogni uomo, il lupo mangerà sempre cappuccetto rosso, anche se si scopre innamorato di lei, suo malgrado non può farne a meno.
Assolutamente da vedere!!! E' uno spettacolo che non lascia indifferenti, da qualche parte ti cambia!
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forte, portato sul palco con energia fuori dal comune, come uno schiaffo ti arriva diretto senza mediazioni! uno spettacolo da vedere assolutamente!
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L'uomo moderno incastrato nel ruolo macho che la società gli impone. Nella sua cameretta il lupo-uomo si ama si coccola, si accarezza, vorrebbe esprimersi con la dolcezza ma il lupo-macho lo denigra, negandogli il bene o l'"ebbene". Trascinato in questa schizofrenia l'amplesso diventa violenza, il bacio diventa morso. L'interpretazione più che fisica, carnale, di Paolo Gubello scuote lo spettatore nel profondo, imprimendo un teatro la cui essenza si vede, si sente, si annusa, si mangia.
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Dimenticavo...uno spettacolo assolutamente da vivere, con tutti i sensi!
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Una interpretazione più che coraggiosa ! Assolutamente da vedere !
Sinossi
La storia di “Cappuccetto Rosso” vista dalla prospettiva del Lupo. Un amore non corrisposto causa nevrosi grammaticali e istinti suicidi. È tutto così tragico. È tutto così comico... Non è uno spettacolo per bambini. In una stanza, il Lupo si prepara all’incontro con la sua donna in rosso. È il primo appuntamento. Cosa indossare per la serata? Zeta dolce o aspra? Essere o non essere?
C’è più di un problema. Un’indagine sul “mostro” e sull’origine delle sue azioni. Non lo si vuol giustificare, non lo si vuol difendere, si vuol solo scoprire il movente.
Spettacolo semifinalista a Premio Scenario 2011.
Di e con: Paolo Gubello Scene, luci e costumi di Maria Pascale Consulenza artistica: Enrica Ciurli
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