Risvegli
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Sinossi
Liberamente ispirato a RISVEGLI DI PRIMAVERA di Frank Wedekind
"Alla fine del Milleottocento Wedekind inventa l’adolescenza. Prima esistevano i bambini. Appena iniziava lo
sviluppo eri pronto per andare a lavorare nei campi o in fabbrica. Spesso e volentieri la famiglia ti aveva
combinato il matrimonio. Ti riproducevi ed era bellechefatta. Poi migliorarono le condizioni produttive, le
pestilenze vennero debellate, si allungò l’aspettativa di vita. Poco più di cento anni fa Wedekind è uno dei
primi ad accorgersi della mutazione e scrive Risveglio di Primavera. Le trasformazioni allo status quo
risultano spesso indigeste, e chi da un nome al cambiamento viene messo alla gogna. Così per qualche
lustro la pièce venne censurata e le rappresentazioni impedite in tutti i teatri. La censura, crudele nel tempo
in cui viene esercitata, vista da una prospettiva storica è patetica. Come si fa a fermare il tempo? Mettendosi
di traverso ed impedendo ai germogli di sbocciare? L’adolescenza, l’intuizione geniale di Wedekind, l’età che
prima non esisteva e che la censura tentò di cancellare, è diventata oggi quel periodo che ci accompagna
dall’infanzia alla senilità, annullando addirittura il tempo della maturità che non appartiene più alla nostra
vita. Per questo penso che proprio oggi sia importante riscoprire Risveglio di Primavera in teatro. Proprio
oggi che la "peterpanità", o "peterpanismo" se preferite, ha fagocitato adolescenza e età adulta
globalizzando la nostra esistenza. Oggi il teatro è lo spazio dell’evocazione. Soprattutto adesso che tv e
cinema lo hanno liberato dalla rappresentazione del vero, come a fine Ottocento la fotografia liberò la pittura
dall’imprimere il reale. Io credo che Wedekind prefigurasse addirittura internet nelle sue scarse didascalie e
nel continuo cambio di location in cui si svolge l’azione drammatica. Per questo è importante costruire per
questo testo uno spazio in cui la vicenda fluisca, lasciando libertà al pubblico di completare l’ambientazione,
collocandola nel proprio vissuto e nel proprio immaginario. Per questo i tre protagonisti adolescenti del
nostro allestimento sono tre moderne figure affette da quel "peterpanismo" sbocciato come un Risveglio di
Primavera. Per questo ho scelto di raccontare la storia dei tre personaggi principali, mentre un unico attore
farà la parte di tutti quegli adulti che nella nostra epoca sono praticamente scomparsi. "
Con Marco Alotto, Chiara Benedetti,
Gianni Bissaca, Denis Fontanari
Regia e adattamento Roberto Tarasco
Produzione Aria teatro e Itaca Teatro
Si ringraziano per la collaborazione
Goethe Institut Turin e ScuolaHolden Torino
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Prossime date
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