W Bruce Lee
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Giorgia D'Agostino
9 maggio 2016
Luca Occelli è un nome che meriterebbe di essere “Un nome” nel teatro italiano. Come autore, come attore, per la generosità e la tecnica impeccabile. Fortunato lo spettatore che lo può vedere al Fringe Festival, in un piccolo spazio come il Lab, ad una distanza minima dal piccolo palco. Lo spettacolo è una chicca, di quel teatro che fa bene, che provoca un riso che fa bene. Personalmente, alla fine, ne avrei voluto ancora
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Maurizio
10 maggio 2016
Grazie Luca, sono d’accordo con Giorgia. Complimenti per il testo e la tua arte.
D’ora in poi il formggio Bruss e i Rubatà avranno un nuovo significato
Geniale! AHAHAHA
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Elisa
13 maggio 2016
Anch’io d’accordo con Giorgia! uno spettacolo divertente e nostalgico… una macchina del tempo che ti fa vivere quei luoghi tra odori, sapori e capitomboli nelle ortiche! non posso fare a meno che sorridere quando penso al Kara..teee, al Bruss e ai ruba..taaa.
Sinossi
L’attore veste, convinto, i panni dei suoi eroi, i suoi padri, emulandoli nelle loro storie, e sognando di emularli nelle gesta, prendendo come icona di riferimento il mitico Bruce Lee, caposaldo degli anni ’70, gli anni di piombo in cui si trovò a nascere ed a vivere il nostro protagonista. Le vicende narrate, che abbracciano un arco di circa vent’anni, dagli anni cinquanta ai primi anni settanta, sono ambientate in un piccolissimo borgo langarolo (Naviante-frazione di Farigliano- provincia di Cuneo) e cercano di raccontare, attraverso un gioco “folle”, (divertente perché divertito), in ultimo, quanto e come i “padri nostri”, possano venirci terribilmente a mancare.
di: Luca Occelli
Regia: Luca Occelli
con: Luca Occelli
Luci: Nicola Rosboch
Costumi: Rita Masante
Prossime date
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Scheda tecnica
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