ZOO[M]OUT
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Sinossi
Il termine zoom out indica il comando utilizzato in alcuni software cartografici per eseguire un movimento di allontanamento da un dato punto sulla mappa.
zoo[m]out prende le sue mosse da "L'uomo che cadde sulla terra", romanzo di fantascienza scritto negli anni 60 da Walter Tevis e che diventa nel 1976 un film interpretato da David Bowie. La fascinazione nei confronti dell'alieno Bowie, ("...ero così, non recitavo, vivevo un momento di alienità"), diventa una luce, un sentimento, una condizione con la quale illuminare l'intento scenico di zoo[m]out. Parallelamente l'intreccio che il romanzo offre è una falsariga sulla quale appoggiarsi per portare avanti una narrazione il cui primo compito è posare lo sguardo sul "nostro" pianeta, come se non lo avessimo mai visto, come fossimo l'alieno Newton/Bowie che approda sulla terra e la vede come i terrestri non riescono più a fare.
Uno spettacolo su come guardiamo il Mondo. Su come lo percepiamo.
Su come non lo percepiamo così da non doverci fermare davanti a niente.
- <<Dio mio>> disse Bryce. <<E' difficile crederci. Essere qui, in una camera come questa, a parlare con un essere di un altro pianeta>>
- <<Già>>. disse Newton. <<Stavo pensando la stessa cosa. Sto parlando con un essere di un altro pianeta anch'io, sa?>>"
di th[on]gu
regia th[on]gu
musiche e visual Ozmotic
in scena Guendalina Tondo
produzione th[on]gu
con il sostegno di Campo Teatrale e Festival delle Colline Torinesi
e la collaborazione di Micron
Prossime date
Nessuna data in programma
Scheda tecnica
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